Gemma (FP01) è una femmina adulta e riproduttiva tutt'ora in libertà che mostra comportamenti confidenti e problematici in maniera discontinua da oltre dieci anni.
Quest'orsa, infatti, frequenta i centri abitati mostrando abituazione alla presenza di persone, ed è responsabile di numerosi eventi dannosi, prevalentemente a carico di pollai, conigliere, orti e alberi da frutto coltivati. Tuttavia, l'entità e la frequenza dei danni non è costante e continuativa nel corso degli anni e ci sono anni in cui le incursioni nei centri abitati e i relativi danni sono pochissimi. Gemma occupa un'ampia area vitale che comprende l’alta valle del Sagittario, la valle del Giovenco, i Monti Argatone e Terratta e la Val di Sangro (lago di Barrea). I primi danni imputabili a Gemma si verificano nel 2001, e il comune che registra, da sempre, il maggior numero di eventi dannosi è Scanno. Gemma viene catturata la prima volta nel 2004 e munita di radiocollare per seguirne gli spostamenti ed intervenire con la dissuasione qualora sia necessario. Successivamente, viene ricatturata nel 2012 e nel 2016, quando l'orsa rimane "imprigionata" all’interno di un pollaio protetto da rete elettrificata, dove, una volta entrata, non riesce più ad uscire.
Con Gemma la strategia usata dal Parco prevede una serie di attività coordinate:
- Una fitta campagna di comunicazione attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità locali con le quali viene introdotto un programma di negoziazione dei conflitti con un mediatore. Di grande aiuto nel processo è la tolleranza delle persone di Scanno che dimostrano, ancora dopo anni, attenzione e collaborazione, nonostante le ripetute incursioni;
- L’adozione di misure preventive per la messa in sicurezza delle risorse alimentari all’interno dei centri abitati. Dal 2003 ad oggi, il Parco, insieme al CFS, il WWF e l'Associazione Salviamo l'Orso, ha protetto circa il 90% delle strutture tra la Valle del Sagittario e quella del Giovenco, riducendo, di fatto, i danni causati;
- I protocolli di dissuasione introdotti nei casi in cui è necessario allontanare l'orso dai paesi.
L’esperienza maturata con l'orsa Gemma mostra l'importanza dell’adozione contemporanea di diverse strategie per la gestione degli orsi confidenti, mirate sia all'orso (monitoraggio, prevenzione e dissuasione), sia alla popolazione, che è responsabile dei comportamenti utili a minimizzare la probabilità di &l'incursioni” dell’animale all'interno dei centri abitati. Rispetto alle altre esperienze del Parco con gli orsi confidenti/problematici, che si sono concluse con la perdita di individui nella popolazione, con Gemma si sono sicuramente ottenuti risultati migliori: l'orsa è tuttora in libertà, i danni sono ridotti a poche incursioni ed il conflitto sociale si è molto ridimensionato. Tuttavia, anche l’esperienza con questa orsa ci mostra come un animale confidente sia soggetto a rischi più elevati rispetto agli altri orsi, a causa delle abitudini non proprio riservate ed elusive. L'orsa è stata infatti investita due volte, per fortuna senza riportare danni. Gemma, nel corso degli anni, si è riprodotta 3 volte, nel 2005, 2008 e 2012, e in tutti e 3 i casi la cucciolata era composta da 2 piccoli. Non si hanno, purtroppo, notizie sulla sopravvivenza e il destino di questi cuccioli. Alla sua tarda età, dopo anni che non si faceva più vedere, Gemma è tornata a far parlare di sé su tutti i media: prima si è intrufolata nella cucina di un hotel, divorando una torta e una crostata; poi è entrata in un condominio, sfondando una porta e arrivando fino al terzo piano dello stabile (https://www.youtube.com/watch?v=Vv97SkqilWg