Abbiamo visto nei post precedenti quanto sia difficile rendere inaccessibili agli orsi tutte le risorse alimentari presenti nei centri abitati per evitare che li frequentino
D’altra parte abbiamo anche visto quali sono i rischi legati all’utilizzo di siti di alimentazione supplementare per tenerli lontani.
Sebbene gli sforzi dell’Ente Parco continueranno ad essere diretti verso una strategia che veda la prevenzione come principale forma di soluzione del problema, è evidente che, nel frattempo, ci troviamo ad affrontare situazioni di orsi confidenti in paese, con tutti i rischi che ne conseguono.
L’esperienza di gestire un individuo confidente ci accomuna a tutti gli enti che si occupano di orso nel mondo, visto che questo fenomeno si verifica in tutte le popolazioni e specie di orso.
Dunque, come loro anche noi utilizziamo le stesse tecniche di monitoraggio e di gestione nei confronti di questi individui.
I protocolli internazionali, sulla base dei quali è stato scritto anche il protocollo di gestione degli orsi confidenti nel Parco, suggeriscono di procedere alla cattura dell'orso per dotarlo di radio collare, qualora venga avvistato più volte nelle immediate vicinanze dei centri abitati, in modo tale da seguirne costantemente i movimenti e rilevare comportamento e abitudini.
Catturare e dotare di radio collare gli individui confidenti ci dà la possibilità di rispondere a tante domande, tutte estremamente importanti per cercare la soluzione più adatta a ciascun contesto ambientale e a ciascun individuo.
- Di che età e di che sesso è quest’individuo?
- Quanto tempo effettivamente passa in paese?
- Lo fa in tutte le stagioni?
- Lo fa costantemente nei diversi anni?
- Quali sono le risorse alimentari di cui va alla ricerca più frequentemente in paese?
- Di cosa si nutre invece all’esterno del paese?
- Dove trova rifugio?
- Le azioni che mettiamo in campo hanno qualche effetto sul comportamento dell’animale?
Il fenomeno degli orsi confidenti, come abbiamo già visto nel primo post di questa rubrica, è infatti talmente complesso e implica talmente tanti aspetti ecologici, che la possibilità di poter seguire costantemente gli individui rappresenta per i tecnici di tutto il mondo un’importante opportunità di comprendere meglio il fenomeno stesso per poter trovare le soluzioni più efficaci e adatte al contesto.
Inoltre, poiché solo attraverso i radio collari siamo in grado di localizzare velocemente e precisamente un animale, essi ci permettono di agire in maniera tempestiva.
Ma vediamo un po’ più nel dettaglio come funzionano i radio collari.
I radio collari che utilizziamo sugli individui confidenti sono dotati di due sistemi diversi e complementari per l’acquisizione della posizione dell’animale: il sistema GPS e il sistema VHF.
Attraverso il sistema GPS non abbiamo bisogno di seguire l’animale “su campo” perché le localizzazioni (cioè le posizioni dell’animale) che il collare acquisisce arrivano tramite un sms, poi convertito in modo che le stesse possano essere visualizzate su una mappa.
Le localizzazioni tuttavia non arrivano in tempo reale ma solo a intervalli prederminati, in base alla quantità di fix che si vogliono ottenere nelle diverse situazioni.
Quindi come facciamo se abbiamo bisogno di sapere dov’è l’orso in tempo reale?
Qui entra in gioco il sistema VHF. Il collare infatti emette un segnale radio (VHF) 24 ore su 24 che può essere rilevato attraverso un sistema ricevente (radio e antenna).
Non appena il personale addetto rintraccia l’animale, la radio in loro possesso (e non il collare!) inizia a emettere un segnale acustico.
Da questo momento in poi, è possibile localizzare con precisione l’animale attraverso la tecnica della triangolazione del segnale radio (radiotelemetria).
Nel momento in cui l’orso viene localizzato nelle immediate vicinanze di un centro abitato si cerca di non perderlo “di vista” e di anticipare le sue mosse per evitare che entri in paese.
Gli orsi però sono animali estremamente intelligenti e veloci e, specialmente gli individui confidenti, spesso conoscono perfettamente tutte le numerose vie di accesso al paese e il sistema di localizzazione VHF è chiaramente più difficoltoso del sistema GPS.
Dunque cosa succede nel caso l’animale riesca comunque ad accedere al paese?
Quando un individuo confidente viene localizzato all’interno di un centro abitato, il protocollo ci dice di intervenire con le attività di condizionamento negativo (o dissuasione).
Ma in che cosa consiste la dissuasione? Perché la utilizziamo? E’ efficace?
Ne parleremo nel prossimo post…
#appuntamentorsi 6
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Pubblicato su Facebook il 15 settembre 2017