( Pescasseroli, 25 Marzo 2013 )Questa breve Relazione sulle attività dell’Ente riguarda il periodo giugno 2007 – giugno 2012, e si sviluppa sulla base del Programma elaborato dalla Amministrazione cinque anni fa.
Si tratta, come è noto, di un periodo particolarmente difficile e sofferto anche per i parchi d’Italia.
Ancor più per il nostro Parco, che esce da una gravissima crisi causata da un dissennato indebitamento “fuori bilancio” e da un lungo periodo di lavoro per recuperare tale deficitaria situazione.
Lavoro, peraltro, non completato del tutto.
Rispetto alla Relazione programmatica del Presidente, approvata dal Consiglio Direttivo all’inizio del quinquennio, si può senz’altro ritenere che buona parte del lavoro programmato, per ristabilire una certa regolarità politica, amministrativa e gestionale, sia stato realizzato.
Speciale impegno è stato posto per il “Rilancio del Parco” e la sua prioritaria funzione di conservazione, per il rinnovamento e la ristrutturazione dei servizi, la loro articolazione territoriale, la qualificazione del personale e delle strutture, la semplificazione amministrativa e il regolare funzionamento degli Organi dell’Ente. C’è ancora molto da fare ma il percorso intrapreso sembra essere quello giusto.
Ribadita la scelta prioritaria della conservazione della natura, la partecipazione e la cooperazione sono stati i modi attraverso cui l’Ente ha agito per ottenere i migliori risultati possibili.
Il Parco è stato sempre disponibile al dialogo e al confronto con le realtà del territorio e con il mondo delle istituzioni, delle associazioni e delle categorie.
Si è registrata, rispetto al passato, una più convincente presenza del Parco nella promozione di azioni di tutela e di attività compatibili.
Molto impegnativa è stata la collaborazione con gli enti del territorio, le associazioni ambientaliste, culturali e di categoria, le cooperative di servizi, gli operatori economici e le loro rappresentanze e direttamente con gli stessi cittadini abitanti locali.
E’ stata ribadita, sollecitata e praticata, al meglio possibile, la partecipazione delle comunità locali, considerate elemento determinante per la conservazione e per una corretta e razionale “crescita” economica, sociale, civile e culturale.
L’Amministrazione ha posto particolare impegno a definire il Piano e il Regolamento del Parco, che attendono ora l’approvazione delle tre regioni e del Ministero, e numerosi regolamenti operativi.
Il Piano Pluriennale Economico e Sociale è ormai in dirittura di arrivo e ha seguito, nell’iter della elaborazione, un preciso percorso di consultazione e partecipazione, tramite incontri politici, amministrativi e tecnici.
Grazie alla collaborazione tra il Parco e le più disparate istituzioni, e a una amministrazione segnata da un notevole sforzo di trasparenza, partecipazione e semplificazione burocratica – non del tutto semplice e scontata, date le note vicende del decennio precedente - il Parco è riuscito a riconquistare la consapevolezza del suo importante ruolo nei sistemi di aree protette nazionali, europee e internazionali, promuovendo altresì relazioni, collaborazioni e “politiche di accesso” anche a livello comunitario.
REGOLAMENTI
- Automezzi servizio
- Incentivazione progettazione interna
- Diritti e tariffe
- Attuazione Legge montagna
- Uso marchio
- Indennizzi danni fauna
- Organizzazione
- Funzionamento Comunità Parco
- Procedimento amministrativo e accesso documenti
- Lavori forniture e servizi
- Pesca sportiva
- Servizio sorveglianza
- Autorizzazione incarichi esterni
PROTOCOLLI DI COLLABORAZIONE
- Regione Molise - Direzione Generale Beni Culturali e Paesaggistico
- Regione Abruzzo – Direzione Parchi, territorio e ambiente
- Regione Lazio, Provincia Frosinone, Comuni versante laziale
- Comune Pescasseroli
- Comitato “Parchi per Kyoto” ONLUS
- Parco Nazionale Monti Sibillini
- Comune Settefrati, Università Roma “Tor Vergata”
- Parco Naturale Regionale Sirente Velino
- Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Cerro al Volturno
- Università Roma “La Sapienza“
- Liceo Scientifico Statale “R. Caccioppoli” Napoli
- Comune Scanno
- Comune Pescasseroli
- Federparchi, Al Cedar Nature Reserve Libano
- Comune Civitella Alfedena
- Università Molise
- Comune Rocchetta al Volturno
- Provincia L’Aquila
- Comune Civitella Alfedena
- Scuola Scienze Ambientali l’Università Camerino
- Associazione Albergatori ristoratori + 2
- SHERPA Società Cooperativa
- Comune Barrea
- Parco Regionale Monti Picentini + 6
- Cooperative Servizi Turistici Parco
- Università Tuscia Viterbo
- Associazioni ambientaliste, culturali e turistiche varie
In questi difficili cinque anni, l’Amministrazione dell’Ente ha sviluppato, con buon successo, una azione programmatica a breve e medio termine nelle seguenti attività, iniziative e progetti:
- collaborazione con comuni, province, regioni e altri organismi pubblici e privati del territorio; rapporti con associazioni e organizzazioni ambientaliste, culturali e di categoria; incontri periodici con operatori e abitanti del Parco;
- revisione e aggiornamento dell’organigramma e del regolamento; istituzione di uffici per assistenza agli Organi dell’Ente e al rapporto con il pubblico; aggiornamento e responsabilizzazione del personale tramite numerosi corsi di formazione ;
- approvazione Statuto;
- ricerca di risorse correnti e di investimento; ricerca di contributi delle regioni; sviluppo di attività di autofinanziamento; ricerca di sponsorizzazioni e miglioramento del servizio commerciale; produzione di materiale per la vendita, la promozione e l’autofinanziamento;
- sviluppo delle ricerche e dei progetti in corso; nuovi progetti di ricerca; tutela e gestione delle foreste e intese con i comuni;
- organizzazione di eventi e manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale; coordinamento e razionalizzazione di eventi locali; valorizzazione della cultura locale; eventi culturali, produzione di materiale divulgativo;
- partecipazione a progetti con partner nazionali e territoriali;
- riorganizzazione di alcuni centri di visita; ricomposizione del circuito delle aree faunistiche; revisione e adeguamento della sentieristica; allestimento tabellonistica e segnaletica;
- attività di promozione nei settori del turismo, della agricoltura tipica e tradizionale, dell’artigianato tradizionale e artistico, dei servizi; promozione di progetti per le energie rinnovabili; valorizzazione del patrimonio storico culturale;
- verifica della situazione edilizia e della pianificazione comunale, adeguamento dei piani regolatori generali e nuove intese; contrasto alle attività abusive e illegali; contrasto al bracconaggio e ogni altra attività abusiva;
- rilancio del volontariato e potenziamento delle attività; promozione dei valori immateriali del Parco; iniziative specifiche e progetti di attenzione per i giovani;
- adesione alla carta europea del turismo sostenibile;
- partecipazione alle attività di IUCN, Europarc, Federparchi e altri organismi nazionali e internazionali; promozione e partecipazione a programmi e accordi d’area vasta; scambi culturali, professionali e formativi; partecipazione a programmi e progetti di cooperazione internazionale.
PUBBLICAZIONI E MATERIALE DIVULGATIVO
- Dépliant illustrativo (varie ristampe)
- Dépliant-Guida Centro Visita Pescasseroli
- Dépliant Sentiero-Natura Mainarde
- Nuova Carta Turistica e Sentieristica
- Opuscoli Orso e Lupo (progetto Coex)
- Dépliant informativo sui Centri Visita
- “Estate al Parco” (2009-2010)
- Calendario 2010
- Attività del territorio 2010
- Attività del territorio 2011 (online)
- I quaderni del Parco (Orso)
- I quaderni del Parco (Lupo)
- Un sogno di Natura (nuovo documentario del Parco)
- Un sogno di Natura (breve video trailer)
- Natura Protetta, periodico di informazione
- Incontra la Natura del Parco (2012)
Le principali attività e i provvedimenti dell’Ente, si sono concretizzati nella adozione di numerosi atti deliberativi del Consiglio Direttivo.
Per la prima volta nella storia del Parco il Consiglio Direttivo ha deliberato, con regolare continuità, i bilanci di previsione per gli anni 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012 e i bilanci consuntivi 2006, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011, tutti approvati dal Ministero vigilante, salvo l’ultimo consuntivo ancora all’esame degli organi di controllo.
Il Consiglio Direttivo si è riunito 45 volte, in media 9 volte l’anno.
Regolare e positiva è risultata anche l’attività degli altri organi dell’Ente (Giunta Esecutiva, Collegio dei Revisori del Conti e Comunità del Parco) che si sono riuniti, rispettivamente 24, 62 e 20 volte.
La Giunta Esecutiva ha assunto alcune importanti decisioni sulla gestione dei centri di visita e delle aree attrezzate del Parco, su accordi di cooperazione con parchi europei, su direttive in materia di gestione faunistica e forestale e di riorganizzazione dei servizi e degli uffici. Tutte le decisioni della Giunta sono state condivise dal Consiglio Direttivo.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha svolto in modo costante e positivo la funzione di controllo, partecipando anche alle riunioni del Consiglio Direttivo, formulando rilievi e osservazioni, suggerimenti e proposte per la migliore soluzione delle diverse questioni di carattere amministrativo contabile.
La Comunità del Parco, nonostante obiettive difficoltà di carattere politico e amministrativo, ha esercitato le proprie competenze con regolarità, svolgendo criticamente e propositivamente quel ruolo consultivo e di proposta previsto dalla legge, fornendo regolarmente i pareri di competenza sui bilanci, il Regolamento e il Piano del Parco, deliberando sul Piano pluriennale economico e sociale, come previsto dalla legge. Il Presidente della Comunità del Parco ha sempre partecipato alle riunioni del consiglio Direttivo, senza diritto di voto, come previsto dallo Statuto.
Le attività contabili e di gestione del patrimonio si sono svolte sempre regolarmente, migliorando in modo sostanziale rispetto al passato quando, come è noto, a un periodo di “disordine” amministrativo-contabile ne è seguito un altro particolarmente complesso per recuperare debiti fuori bilancio.
A parte la gestione corrente delle risorse finanziarie disponibili, costituite per la maggior parte dal contributo ordinario dello Stato e da entrate dirette da autofinanziamento (circa il 10 per cento) e da finanziamenti in conto capitale per piccoli interventi, l’impegno dell’Ente è stato rivolto a normalizzare la spesa, perfezionando i meccanismi di impegno e pagamento, alla applicazione puntuale della normativa di contenimento della spesa pubblica, alla applicazione dei contratti di lavoro, al recupero della capacità di spesa rideterminando e riducendo le voci dei residui passivi e attivi.
Nella economia della spesa complessiva, praticamente il 70 per cento delle entrate è stato utilizzato per il personale dipendente, mente altre voci di un certo importo hanno riguardato le spese per prestazioni di servizi, comunque ridotte anno per anno, le spese generali di amministrazione comprendenti il funzionamento degli uffici e il contenzioso.
Agli investimenti sono state destinate soprattutto le somme recuperate in conto residui, alcune delle quali assegnate dallo stesso Ministero vigilante nel decennio precedente e rimaste inutilizzate. Finanziamenti ministeriali sono stati destinati a piccoli impianti per l’energia rinnovabile, all’adeguamento del Centro Visita di Pescasseroli, all’allestimento di aree verdi e piantumazioni, a iniziative di promozione, educazione ambientale e mobilità sostenibile.
Da rilevare poi come le spese più strettamente istituzionali sono quelle che hanno caratterizzato positivamente l’amministrazione del Parco: ben 2 milioni e 620 mila euro sono stati versati ai comuni per l’affitto di territori comunali (boschi e pascoli) destinati soprattutto a riserva integrale; 2 milioni e 100 mila euro sono stati pagati ad allevatori e agricoltori per danni da fauna protetta.
In relazione alla organizzazione interna e del personale sono stati finalmente approvati lo Statuto dell’Ente, il regolamento di organizzazione e riorganizzazione dei servizi e degli uffici, la rideterminazione dell’organico, i piani della performance e il sistema di misurazione e valutazione della stessa, i contratti integrativi di lavoro per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011;
In particolare, il Servizio di Sorveglianza è stato potenziato con 14 nuovi elementi tramite “trasferimento” dalle usuali attività amministrative del personale stabilizzato nel 2005, consistente in ben 76 unità. Il Servizio è preposto alla sorveglianza e al controllo del Parco e dell’Area Contigua, affiancato in tale funzione dal C.T.A. del Corpo Forestale dello Stato che è posto alle dipendenze funzionali della Direzione dell’Ente. E’ stato finalmente approvato il Regolamento che ne disciplina l’organizzazione e il funzionamento, i cui appartenenti esercitano le funzioni di Polizia Giudiziaria. La consistenza del Servizio è ora complessivamente di 70 agenti di cui 42 guardie del Parco e 28 del CFS.
Altre attività sono state dirette alla riorganizzazione dell’Archivio, alla attivazione della posta elettronica certificata, alla attivazione dell’Albo pretorio on-line, alla attivazione delle procedure per il risparmio della carta, all’ampliamento della copertura wireless, alla attivazione del servizio di modulistica on-line per la semplificazione delle procedure di richieste autorizzazioni, reclami e suggerimenti alla attivazione sul sito istituzionale dell’Ente del link “Trasparenza, valutazione e merito”.
In materia di assetto, controllo del territorio e disciplina delle attività compatibili si ricordano il Piano del Parco, il Regolamento del Parco, le intese con vari comuni sui piani regolatori generali, la istituzione dell’Area Contigua nei settori abruzzese e molisano, i regolamenti per l’organizzazione e il funzionamento dei servizi e delle attività.
Quanto alla tutela ambientale, si possono considerare di grande rilievo l’adozione del PATOM (Piano di Azione per la tutela dell’Orso Bruno Marsicano), l’assunzione in gestione di nuovi territori comunali, la regolamentazione degli indennizzi dei danni fauna, i progetti Life Arctos e Coornata, molte ricerche scientifiche.
In materia di politiche di promozione e sviluppo turistico ed economico, il Protocollo d’intesa con la Regione Abruzzo sulla complementarietà e la integrazione tra piani e programmi di sviluppo del turismo e delle politiche culturali in Abruzzo, ha rappresentato una svolta positiva nella collaborazione in questo settore; al pari del progetto “ Le Valli laziali del Parco: fruibilità della Val Comino”. L’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile ha coinvolto in termini assolutamente positivi e attivi oltre 50 operatori economici locali. L’Ente ha aderito al Bando PSR 2007 – 2013, Misura 3.2.3. tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Un buon programma di iniziative a sostegno dell’economia locale a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009, ha permesso poi al Parco di dare un proprio positivo contributo al superamento della crisi.
Nel corso di questi anni è stato monitorato, seppure non ancora completamente, l’ingente contenzioso legale di cui l’Ente è ancora attualmente gravato. Le attività di patrocinio in giudizio vengono svolte congiuntamente e/o disgiuntamente con quello dell’Avvocatura di Stato.
Il Contrasto all’abusivismo edilizio è stato condotto anche con la costituzione nei giudizi penali. Di recente è stata migliorata la organizzazione per contrastare il fenomeno anche sul piano amministrativo, monitorando le opere abusive per una più organica azione di contrasto.
La banca dati, contenente allo stato oltre 100 procedimenti, sta consentendo di procedere alla emissione delle ordinanze di demolizione e riduzione in pristino dello stato dei luoghi.
Purtroppo, in questo settore permangono ancora molte difficoltà, dovute al pluriennale contenzioso e ai debiti arretrati ad esso connessi: debiti che ammonterebbero a oltre due milioni di euro – per alcune situazioni sussistono procedimenti legali – e che non sono stati a suo tempo rilevati dal Commissario ad acta.
In proposito si deve purtroppo far notare anche il fatto che debiti arretrati, riguardanti diverse attività dell’Ente, non rilevati nel periodo 2002-2007, continuano a gravare la vita del Parco, costretto a utilizzare le risorse correnti, sottraendole a finalità istituzionali.
L’Ente ha avviato l’ennesimo lavoro di monitoraggio allo scopo di definire una volta per tutte la situazione e avere, possibilmente, un sostegno straordinario dal Ministero.
Molto intensa è stata anche l’attività di segreteria, comunicazione, promozione, educazione ambientale e relazioni pubbliche.
Sono stati organizzati servizi e uffici per la divulgazione di notizie e informazioni, mentre sono state organizzate partecipazioni e fiere nazionali e internazionali, a volte con il sostegno finanziario della Regione Abruzzo; sono stati organizzati decine di eventi, incontri, seminari, convegni e visite di delegazioni italiane e straniere.
VISITE
- Montfort Academy Katonah of New York
- Ministeri Ecologia e Agricoltura Francia
- Conservation Breeding Specialist Group IUCN
- Parchi nazionali e regionali Campania
- Aree protette Lituania
- Istituti ricerca forestale Giappone
- Aree protette Germania
- Europarc Federation
- Bear Taxon Advisory Group
- Al Shouf Cedar Reserve (Libano)
- Parco Nazionale Kalkalpen (Austria)
- Dipartimento ambiente Norvegia
- Università Popolare Trieste
- Parchi e aree protette Giappone
- Reali del Belgio
Tra gli eventi nazionali e internazionali promossi con successo, si possono ricordare il Convegno Internazionale “Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: Un Parco per il XXI° Secolo: dal modello ai modelli, alle reti”; la EUROPARC Conference 2010 e il Convegno storico “I novanta anni del Parco: storia e bilanci”.
Le riunioni, gli incontri, i workshop, gli altri eventi culturali e le manifestazioni hanno trovato ampia diffusione e divulgazione locale, nazionale e internazionale attraverso varie fonti: sito web del Parco, sito web parks.it, relazioni pubbliche quotidiane, comunicati e articoli di stampa, il trimestrale di informazione “Natura Protetta”.
CONVEGNI SEMINARI WORKSHOP
- Un Parco per il XXI secolo: dal modello ai modelli, alle reti
- Montagne del Mediterraneo : sentieri, rifugi, itinerari, reti
- European Valunteers in Parks
- Il Parco del tratturo: Pescasseroli-Candela impresa per il futuro
- Application of count of females with cubs to small bear population
- I pipistrelli, il loro habitat, la loro importanza nell’ecosistema i benefici per l’uomo
- Le acque, l’ecosistema fluviale, la storia
- L’Uomo e l’Acqua: natura, scienza e tecnologia
- Pipistrelli guardiani della notte: orgoglio e pregiudizi
- I due giorni dell’Orso
- Acque come risorsa nelle aree protette
- Sentieri e rifugi tra natura e cultura
- Il turismo nel Parco
- Il Tratturo come impresa per il futuro
- European Meeting for volunteer coordinators Gruntvig project
- Come nasce il Parco
- Europarc Conference 2010 “Living togheter: biodiversity and human activities, a challenge for the future of protected areas”
- I novanta anni del Parco: storia e bilanci
- Beech Forests: Joint Natural Heritage of Europe
- Naturolimpiadi 2011
- Walk of Life “In cammino per la ricerca” Telethon
Le iniziative di ricerca e conservazione si sono sviluppate in molteplici progetti a gestione diretta. Tra questi i più importanti hanno riguardato e riguardano:
- climatici e foreste con risposte dendroecologiche ed eco fisiologiche;
- produttività e bilancio del carbonio;
- studi per la caratterizzazione floristica, vegetazionale, strutturale e linee guida per la conservazione e la gestione delle foreste vetuste;
- monitoraggio dell’Aquila reale e degli uccelli degli ambienti acquatici, di fondovalle e di altitudine;
- monitoraggio e conservazione del Camoscio d’Abruzzo;
- ricerca su alcune specie di avifauna;
- effetti della gestione forestale su struttura di comunità e attività della chirottero fauna:
- monitoraggio delle popolazioni di Astore e Sparviere nidificanti;
- analisi genetica di alcune popolazioni italiane di Vipera ursinii;
- analisi del popolamento di micromammiferi nell’area del parco e preparco;
- aggiornamento della flora vascolare;
- caratterizzazione e recupero della popolazione abruzzese di trota di torrente;
- monitoraggio della Coturnice nel territorio del Parco;
- identificazione mediante marcatori molecolari di residue popolazioni autoctone di trota mediterranea;
- gestione e conservazione dei grandi carnivori del Parco in un programma integrato tra ricerca scientifica e gestione delle specie animali, dei loro habitat e della dimensione umana;
- studi sulla alimentazione di cervo e camoscio e monitoraggio sanitario delle praterie soggette a pascolo.
Nel 2009 sono stati presentati e finanziati due progetti Life.
Nel Life sul camoscio, l’Ente figura come partner e svolge azioni finalizzate alla realizzazione del Piano di gestione della popolazione di camoscio nel Parco e all’analisi della situazione sanitaria nelle aree di sovrapposizione dell’ungulato con gli animali domestici.
Nel Life sull’orso l’Ente è invece capofila. Le azioni previste dal progetto sono di diretta derivazione, per la parte appenninica, del PATOM. Si tratta della analisi della gestione della zootecnia, della analisi della situazione sanitaria, della gestione degli orsi confidenti, del potenziamento delle risorse trofiche naturali, della mitigazione del conflitto con le attività antropiche e del monitoraggio della popolazione.
Nel 2011 il Parco ha aderito al bando della Regione Abruzzo per la redazione dei piani di gestione dei Siti Natura 2000 presentando un progetto che prevede indagini per completare le conoscenze su specie e habitat di direttiva. Il progetto è stato finanziato e si sta definendo il Piano di gestione.
La prestazione dei servizi tecnici è diventata più funzionale ed efficiente, grazie anche alla dotazione di un rinnovato strumento software per la gestione delle richieste dei nulla osta e degli strumenti urbanistici territoriali.
Questa applicazione rappresenta un notevole passo in avanti verso una maggior efficienza interna in termini di risparmio di tempo che di una maggiore attenzione al risparmio energetico e cartaceo. Attraverso la creazione e l’aggiornamento di un archivio informatizzato è possibile l’acquisizione e la gestione dei documenti anche in forma digitale e consente l’invio delle comunicazioni tramite posta elettronica.
L’Ente ha potuto così rendere un servizio più attento e qualificato all’utenza, ricevendo e lavorando circa 1250 pratiche edilizie e di richiesta nulla-osta.
Soprattutto grazie al recupero di risorse “dimenticate” e a nuovi, anche se modesti finanziamenti, è stato possibile realizzare alcune infrastrutture di servizio e ristrutturare/adeguare quelle esistenti.
Nel settore Educazione, Didattica e Volontariato si sono evidenziate problematiche e opportunità che hanno richiesto grande impegno e partecipazione.
E’ stato sviluppato in particolare un articolato progetto mirato al coinvolgimento di professionalità esterne, prevalentemente locali.
Questa apertura al territorio, che ha ben interpretato l’azione programmatica del Parco, è stata seguita attraverso una serie di importanti iniziative:
- Individuazione di figure specializzate nell’educazione e interpretazione ambientale;
- costituzione di un elenco di operatori che coadiuvano il personale dell’Ente, a rotazione e secondo le necessità, nelle varie attività didattiche e di accompagnamento, composto da 58 unità e aperto a nuovi ingressi;
- progetti e collaborazioni con le scuole locali, coinvolgendo e sensibilizzando alle tematiche ambientali i giovani cittadini del Parco, dalle scuole materne agli istituti superiori;
- attuazione del progetto ministeriale “E...state nei Parchi”, mirato a sensibilizzare il turismo estivo alle tematiche ambientali, con il coinvolgimento di numerose attività economiche tradizionali del territorio (aziende apistiche, laboratori artigianali, agriturismi, operatori);
Il Parco è entrato ufficialmente nella rete dei Centri di Educazione Ambientale (CEA) della Regione Abruzzo, partecipando con diversi progetti, cui hanno aderito numerosi istituti dell’Abruzzo con migliaia di alunni coinvolti.
È stata realizzata, in collaborazione con la società Syncro, un’applicazione per iPhone e iTouch denominata “Sui sentieri del Parco”, che si presenta come una piccola guida turistica contenente diversi itinerari turistici interattivi georeferenziati, con schede descrittive su fauna, flora, eventi e storia.
Numerose mostre, nei diversi comuni del Parco, hanno ricevuto l’apprezzamento di turisti, visitatori e cittadini locali, suscitando interesse, partecipazione e nuove iniziative.
Due questioni che meritano speciale menzione riguardano la Carta Europea per il Turismo Sostenibile e il Diploma Europeo. Non può poi mancare, ovviamente, un accenno alla ricca biodiversità del Parco.
Dopo l’approvazione del progetto CETS da parte dei verificatori europei e la consegna del Certificato di riconoscimento al Parco, gli operatori locali coinvolti hanno condiviso le linee di azione da seguire per l’attuazione dell’ambizioso programma. Ben cinquanta sono stati i progetti arrivati da comuni, albergatori, artigiani e cooperative e avviati a realizzazione.
Il Piano d’Azione messo a punto dall’Ente è stato premiato con il “Certificato” per avere coinvolto i comuni dell’area protetta e gli operatori turistici abruzzesi, laziali e molisani.
Si tratta di un bell’impegno, anche e soprattutto per gli operatori che intelligentemente vi hanno aderito, considerato il valore economico e culturale che assume.
LAVORI E INFRASTRUTTURE
- ristrutturazione e riordino Centri Visita
- Percorsi sperimentali handicap
- Officina Gusto Pizzone
- Recupero mura medievali località Mennella Filignano
- Sentiero turistico Pescasseroli-Scanno
- Sentiero turistico Tratturo Regio
- Segnaletica “La Via dei marsi”
- Area Faunistica Orso Campoli Appennino
- Rinnovo segnaletica Parco
- Nuova Area Orso Centro Visita Pescasseroli
- Ristrutturazione Casone Antonucci
- Rinnovo Sentiero Area Faunistica Villavallelonga
- Adeguamento Aree faunistiche Lupo, Camoscio, Capriolo
- Ristrutturazione Palazzine Sede Pescasseroli
- Ristrutturazione Palazzine Via Rovereto Pescasseroli
- Adeguamenti e rinnovi parziali Centri Visita Bisegna, Villavallelonga, Civitella Alfedena
L’Ente Parco ha direttamente presentato 22 progetti, tra i quali il piano energetico delle strutture di servizio e il piano per il potenziamento e la ristrutturazione dei centri di visita.
I progetti presentati dai comuni e dagli operatori turistici vanno dalla valorizzazione dei centri abitati alla messa a punto di sentieri per disabili, dalla creazione di aree di sosta alla ristrutturazione dei rifugi d’alta quota nonché alla creazione di una filiera alimentare dei prodotti tipici locali.
Uno dei motivi che ha spinto l’Ente a intraprendere il percorso della Carta Europea del Turismo sostenibile è stato lo studio condotto dall’Osservatorio Permanente sul Turismo Natura dal quale è emerso che il “prodotto Parchi” è richiesto dal 55,6% dei “turisti natura” e il Parco è di gran lunga il più richiesto dal turista italiano e straniero.
Il Dottor Hervè Lethier, incaricato dal Consiglio d’Europa di verificare la situazione del Parco al fine del rinnovo del prestigioso Diploma Europeo assegnato per la prima volta nel lontano 1967 e confermato ogni cinque anni, ha visitato il Parco nel mese di settembre 2011.
L’Ispettore ha valutato in modo molto approfondito gli aspetti istituzionali, amministrativi, gestionali e di governance del Parco.
Egli ha messo in evidenza i progressi rilevati nella governance e, in particolare, nel funzionamento degli Organi e della Direzione; ha constatato positivamente i progressi nel coinvolgimento-partecipazione delle comunità locali con le istituzioni territoriali, gli operatori, le organizzazioni e le associazioni di categoria; ha riconosciuto il costante miglioramento della immagine del Parco; ha apprezzato molto le attività di ricerca e promozione, didattica, educazione ambientale e volontariato.
CAMPI VOLONTARI PER LA NATURA
- Panda Avventure (WWF)
- Associazioni scouturistiche (Agesci, FSE, CNGEI)
- “Puliamo il mondo” (Legambiente)
- Associazione Fareverde
- Associazione “Inachis”
- “Al parco con papà”
- Associazione “Volontariato”
- “Nuova sentieristica del Parco”
- Croce Rossa Italiana
- Controllo sentieri a “numero chiuso”
- “Finestrini sul parco”
- “Volontari per il territorio”
- Servizi turistici territoriali
Molto bene è stato considerato il lavoro di riorganizzazione e recupero operativo delle strutture e di miglioramento dei servizi tra cui il potenziamento della sorveglianza, l’ammodernamento di alcuni centri visita, la pubblicazione della nuova carta turistica e la marcatura di tutti i sentieri, i protocolli di intesa e collaborazione, le relazioni con gli allevatori e la collaborazione con il CFS.
MOSTRE
- Mercato annuale con artigianati e produttori locali
- Fotografia ornitologica (S. Sebastiano)
- Fotografia storica sul Parco (Pescasseroli)
- “Forte come una quercia” (Villetta Barrea)
- Fotografia naturalistica (Scanno)
- Fotografia orso (Scapoli)
- Didattica insetti (Castel San Vincenzo)
- Pittura (Villetta Barrea)
- Fotografia Fondazione Sipari (Villetta Barrea)
E, ancora, l’impegno del Parco nei progetti Life Arctos, Coornata (Orso marsicano e Camoscio d’Abruzzo) e nel PATOM è stato particolarmente apprezzato, insieme alle varie attività di tutela e conservazione, di ricerca scientifica, di ampliamento dei territori assunti in gestione dai comuni (Barrea, Gioia dei Marsi e Villavallelonga), di ampliamento e controllo delle aree a numero chiuso (Val di Rose, Monte Amaro, Monte Meta, Monte Tranquillo-Jorio-Caprara-Genovese).
ESPOSIZIONI E FIERE
- BIT – Borsa Internazionale del Turismo (Milano)
- Terra Futura (Firenze)
- Ecotur (Montesilvano-Chieti)
- Parco Libri (Pisa)
- ParkLife (Roma)
- Birdwatching (Comacchio)
- Mediterre (Bari)
- Apeparchi (l’Aquila)
- Fa la cosa Giusta (Milano)
- Fiera Cavalli (Roma)
- Eurogusto (Lione)
- Destination Nature (Parigi)
- Fiets an Wandelbeurs (Amsterdam)
Ma è stato anche rilevato come il Parco si trovi ad affrontare, come d’altra parte è ben noto, ancora notevoli criticità, alcune già considerate nelle precedenti visite e rimaste irrisolte, e per superare le quali l’Ente spesso incontra ostacoli di varia natura.
Tra le criticità esistenti, che l’Amministrazione ha condiviso del tutto e da segnalare ancora agli organi superiori, sono da considerare:
- la difficile situazione dell’Orso marsicano e la insufficienza delle azioni di tutela poste in essere dalle Istituzioni, nonostante l’impegno e il lavoro del Parco;
- il mancato o parziale rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione del PATOM (Piano di Azione Tutela Orso Marsicano), da parte dello stesso Ministero dell’Ambiente e delle tre Regioni, in particolare dell’Abruzzo che ne è capofila;
- l’eccessiva presenza di animali domestici al pascolo brado che creano evidenti problemi per la conservazione e gestione della residua popolazione del plantigrado e difficoltà, in alcune aree, alla ancora modesta popolazione di Camoscio d’Abruzzo. La scarsa collaborazione degli Enti locali su questa tematica;
- la mancata istituzione dell’Area contigua in Abruzzo e nel Lazio e la conseguente mancata corretta regolamentazione della caccia, soprattutto nelle aree di presenza dell’orso.
Altre due importanti criticità riguardano le persistenti difficoltà finanziarie dell’Ente e la questione, ripetutamente sottolineata, delle cosiddette strade forestali (che forestali più non sono), che penetrano nelle valli e nelle zone più naturali del Parco.
L’attuale situazione rende difficile il controllo del pubblico e dei mezzi motorizzati con negative ripercussioni sulla conservazione della natura e delle specie.
La “Relazione Ispettiva” è stata oggetto di esame e valutazione da parte della apposita Commissione del Consiglio d’ Europa, che nella riunione del 9-10 febbraio 2012 ha deciso di rinnovare il Diploma, stabilendo due condizioni e otto raccomandazioni che “i vari soggetti istituzionali competenti” devono assolvere, pena il ritiro dello stesso.
Le due condizioni sono:
- adottare definitivamente il Piano del Parco entro la prossima riunione del Gruppo di specialisti nel 2013;
- fare tutto quanto necessario affinché:
- venga istituita entro il 2013 l’area contigua conformemente a quanto previsto dalla legge quadro sulle aree protette e che entro la stagione venatoria 2013-2014 venga istituita una regolamentazione della caccia che riduca il rischio di disturbo per l’orso durante l’autunno;
- che il divieto di pascolo nella zona A del parco sia applicato in maniera rigorosa e senza ritardi e che i sindaci vengano sensibilizzati su questa questione;
- che sia attivata senza ritardi una concertazione con i comuni del Parco per la chiusura delle vie d’accesso più critiche dal punto di vista della fauna. La concertazione dovrà condurre entro la fine del 2013 alla messa in opera di sistemi di chiusura e regolamenti appropriati che tengano conto anche dei diritti dei locali;
Le otto raccomandazioni sono:
- avviare la piena attuazione del PATOM;
- avviare una riflessione in vista dell’inclusione nella zona diplomata delle aree limitrofe al parco reputate di interesse biologico maggiore per i grandi carnivori, orso e lupo in particolare;
- terminare entro il 2012 l’elaborazione del Piano Pluriennale economico e sociale;
- incrementare sostanzialmente i mezzi umani e finanziari destinati alle attività scientifiche e adattarli alle complesse problematiche alle quali il Parco dovrà fare fronte nei prossimi anni e vigilare affinché le sue capacità generali gli consentano di portare a termina la sua mission;
- studiare la possibilità di conferire al personale tecnico del Parco la veste giuridica necessaria alla contestazione di infrazioni;
- avviare una riflessione sulla gestione diretta del cervo collegata con il miglioramento dello stato di conservazione del camoscio;
- condurre uno sforzo particolare in favore del sostegno alle attività turistiche nella parte periferica del Parco;
- avviare una riflessione con i sindaci dei comuni del Parco sulla questione dell’alimentazione degli animali d’allevamento e sue conseguenze sulla fauna selvatica (punti di alimentazione per il bestiame).
Alcune delle condizioni di cui sopra sono già oggetto di impegno e di lavoro dell’Ente.
Come è noto, il Parco interessa uno dei territori più ricchi, se non il più ricco, di biodiversità in Europa.
Le liste sistematiche preliminari indicano per l’area 348 specie di vertebrati, 5.165 specie di invertebrati, 2.841 specie vegetali di cui 2.001 piante superiori per un totale di 8.354 specie.
Considerando l’estensione cui questi dati fanno riferimento (circa 130.000, Parco + Area Contigua) è evidente la ricchezza di questo territorio in termini di biodiversità, messa in risalto, ancor di più, dalla presenza, nel ricco patrimonio faunistico e floristico del Parco, di elementi significativi costituiti da rarità notevoli, endemismi localizzati e veri e propri relitti biogeografìci.
Molte delle specie che vivono nel Parco compaiono nella Lista Rossa degli animali d’Italia edita dal WWF: complessivamente si tratta di ben 97 specie che rendono più che mai evidente la necessità di adottare rigorose forme di tutela per conservare sia la fauna che gli habitat.
Le esplorazioni floristiche, gli studi sulla vegetazione, le carte forestali hanno ovviamente messo in evidenza alcuni punti focali per la biodiversità vegetale del Parco su cui porre necessariamente l’attenzione dal punto di vista della conservazione.
I punti focali possono essere individuati nella tutela degli endemismi, con particolare riferimento a specie come Iris marsica, Cypripedium calceolus, Nigritella widderi; nella tutela delle foreste di particolare valenza ambientale come quella di Val Cervara, le formazioni di pino nero e pino mugo della Camosciara o la stazione di betulla di Coppo scuro di Barrea, nella tutela di tipi vegetazionali peculiari come le faggete a Taxus ed Ilex inserite all’allegato 1 della Direttiva Habitat o le residue aree umide presenti nel Parco.
La tutela della natura e le conseguenti azioni possono essere valutate positivamente, considerate le iniziative messe in campo in questi anni e più volte richiamate.
Tra le tante attività di conservazione e gestione, occorre ancora una volta richiamare l’attenzione sulla politica di assunzione in affitto di foreste e pascoli, per la loro destinazione soprattutto a Riserva Integrale, come previsto dal Piano del Parco.
Grazie a tale politica è stato possibile associare sempre più attivamente e positivamente i comuni alla gestione del Parco.
Anche l’indennizzo per i danni causati dalla fauna protetta, liquidati con modalità più snelle e funzionali, oltre a incontrare il favore degli operatori interessati, permette l’adozione, a volte anche contestuale, di provvedimenti di tutela di specie e ambienti.
Ad ogni modo, nonostante la costante e impegnata azione dell’Ente Parco, le due specie simbolo – l’Orso bruno marsicano e il Camoscio d’Abruzzo – sono ancora “in sofferenza” e non è possibile dichiararle fuori pericolo.
Sono sempre a rischio di estinzione!
Per la loro salvaguardia esistono Protocolli e Piani di Azione, per l’attuazione dei quali è però necessario un maggiore e più puntuale impegno di tutti i soggetti che li hanno sottoscritti.
Pescasseroli, luglio 2012