( Pescasseroli, 05 Agosto 2013 ) Il Parco, dice il Commissario Giuseppe Rossi, "oltre che sul Fronte della Natura" per la cui tutela spende le sue più importanti energie, è anche e sempre più presente sul "Fronte della Cultura" incoraggiando, sostenendo e promuovendo le migliori e più qualificate iniziative culturali del territorio come quelle, ad esempio, organizzate nei Comuni di Gioia dei Marsi, Civitella Alfedena, Pescasseroli, Scanno, Filignano, Alvito e tanti altri.
Nel quadro degli eventi previsti dal "Teatro di Gioia", lo spettacolo "Mila di Codra" tratto dalla "Figlia di Iorio" di Gabriele D’Annunzio, sarà rappresentato per cinque giorni dal 7 all’11 agosto alle ore 17,30, nella Frazione di Frattura di Scanno dalla Compagnia "O Thiasos Teatro Natura".
E’ il solstizio d’estate, in una casa contadina in cui si celebrano i preparativi delle nozze irrompe una giovane donna inseguita dai mietitori "pazzi di vino, di sole e di malabrama". Terrorizzata la donna cerca rifugio. E’ Mila di Codra, figlia di mago, girovaga, selvaggia, vive ai margini della società. "Sembri una cagna randagia. Chi sei?" chiede la madre dello sposo… Ma il caos è ormai entrato nell’ordine ritualizzato della casa, il presagio è cupo. Che fare? Gettarla fuori ai ‘cani affamati’, sprangare la porta e continuare la cerimonia o tenersela in casa rischiando che il contagio perturbante della sua sola presenza appesti la casa? Aligi, lo sposo, è un pastore, d’animo mite e poetico ed è sceso dalla montagna con una visione inquietante che ha inciso sulla sua mazza…” Che volete che faccia, madre? … volete che la prenda per i capelli e la trascini fuori???”Poi, nulla sarà più come prima.
Mila di Codra, da La Figlia di Iorio di D’Annunzio, nasce dall’incontro felice di una pluriennale relazione tra la compagnia O ThiasosTeatroNatura di Sista Bramini, il Festival Nazionale Teatro di Gioia con la direzione artistica di Dacia Maraini e il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise che, da tredici anni ospita il Festival e gli spettacoli di O Thiasos. La drammaturgia di Dacia Maraini essenzializza il testo di D’Annunzio, divenuto quasi emblematico dell’identità dell’Abruzzo, per mettere in evidenza il tema della violenza sulle donne che affonda le sue radici nel lontano passato e che, come in un incubo, secondo quanto attestano cronache e processi attuali, sembra aver ripreso ad aumentare vertiginosamente. La speciale ricerca di relazione tra teatro e luoghi naturali condotta e affinata in venti anni di attività artistica da O Thiasos fa sì che il pubblico incontri il dramma in un contatto diretto con il paesaggio abruzzese. Il paese abbandonato, ma fortemente suggestivo, di Frattura vecchia a Scanno, distrutto nel terremoto del 1915, attraversato ieri e oggi dalle greggi, ospiterà la vicenda di Mila interagendo poeticamente con essa. Gli spettatori, al cospetto delle montagne che sovrastano i resti del paese, sentiranno risuonare, tra vicoli e pietre, i versi più intensi della poesia teatrale dannunziana intrecciati ad antichi canti di pellegrini e pastori, e si ritroveranno ad essere testimoni di una vicenda commovente e universale che coinvolge le coscienze di ogni tempo.
Lo spettacolo coprodotto da O Thiasos, Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e l’Associazione Teatro di Gioia, verrà rappresentato successivamente nei Comuni del Parco che lo richiederanno, realizzando un progetto unitario dei tre versanti del Parco che rende il Parco volano di sinergia e di cultura.
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ufficiodipresidenza@parcoabruzzo.it Comunicato Stampa n. 55/2013