( Pescasseroli, 08 Agosto 2017 )da oggi è in distribuzione presso i Centri visita e scaricabile dal Sito web del Parco (http://www.parcoabruzzo.it/pagina.php?id=450).
Lo scorso anno, l’Ente, con la prima edizione del Rapporto orso marsicano 2015, si è assunto l’impegno di realizzare un rapporto annuale sull’orso bruno marsicano, rispondendo ad una legittima richiesta di maggiore diffusione delle informazioni e della conoscenza.
Con la pubblicazione del rapporto 2016, il Parco mantiene fede ad un impegno, rendicontando le sue attività per la tutela dell’orso, senza dimenticare l’impegno di altri Enti, Istituzioni e associazioni per la conservazione di un animale unico, a rischio di estinzione.
L’obiettivo del rapporto rimane quello di arricchire l’azione di informazione e comunicazione diffusa e quotidiana sulla tutela dell’orso marsicano, che l’Ente svolge da sempre.
Il rapporto 2016 è più ampio rispetto a quello dello scorso anno: arricchito nelle collaborazioni e nei temi affrontati.
Alcune parti sono identiche nella struttura e danno continuità alle informazioni dello scorso anno; altre sono nuove. Non sarà difficile riconoscere nel rapporto 3 sezioni distinte: la prima nella quale si riferisce del lavoro che il Parco fa, spesso con la collaborazione di altri; la seconda nella quale riportiamo soprattutto il lavoro delle altre aree protette, ricomprese nell’areale di presenza dell’orso; la terza con altre iniziative di Enti e Associazioni.
Di fatto questo amplia il rapporto rispetto a quella che è l’esclusiva competenza del Parco.
Lo facciamo perché crediamo che sia utile per l’orso, ma anche perché consideriamo il rapporto un frutto del comune impegno nell’ambito del PATOM.
Sull’orso marsicano e sulla necessità della sua conservazione in termini di informazione e comunicazione non si farà mai abbastanza. Troppe convinzioni errate, profondamente radicate e difficili da soppiantare. L’evidenza scientifica, per noi riferimento costante nelle attività che quotidianamente svolgiamo, da sola purtroppo non basta.
Ancora in troppi ci chiedono di “riportarceli nel Parco” nelle tante occasioni nelle quali gli orsi, oggi forse più di prima, frequentano territori fuori dal Parco, che avevano abbandonato da tempo. In tanti, troppi, vogliono vedere l’orso, fotografarlo, fare video, magari anche un selfie, ma non vogliono fastidi quanto si tratta di fare piccoli sacrifici per rendere la vita più agevole all’orso.
E invece l’orso, accanto ad un’azione più intensa e incisiva degli Enti, ha bisogno anche di questo.
“Mi auguro che il Rapporto sia utile allo scopo – dichiara il Presidente Antonio Carrara – e aiuti tutti a migliorare il lavoro che quotidianamente svolgiamo. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito materialmente alla stesura e gli Enti che collaborano con il Parco”
Comunicato Stampa N° 23/2017
Rapporto Orso 2016