Il Lago di Barrea è riconosciuto come zona umida d'importanza internazionale ed inserita nell'elenco della Convenzione di Ramsar dal 1977, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della prima lista delle 18 zone umide designate dall'Italia, a seguito del recepimento della Convenzione con il DPR 13 marzo 1976, 448.
A Ramsar in Iran, nel 1971, fu firmata la Convenzione per la protezione delle zone umide, nel corso della "Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici".
La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell'avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna.
La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall'Italia con il DPR 13 marzo 1976, n. 448 (pdf, 885 KB) e con il successivo DPR 11 febbraio 1987, n. 184 (pdf, 127 KB).
Il lago è ricavato dallo sbarramento artificiale del Fiume Sangro presso la foce di Barrea, avvenuto nel 1952 per la costruzione di una centrale elettrica. E’ alimentato dal fiume Sangro e da alcuni torrenti: il Rio della valle, il Rio Acqua dei Monaci, il torrente Profulo. Ha una superficie complessiva di 300 ha, una larghezza media di 500 m ed una profondità massima di 35 m.
La vegetazione delle sue rive è formata in riva destra da brevi tratti a salici arborei ed arbustivi interrotti da aree aperte una volta coltivate. Sulla riva opposta invece la vegetazione è costituita da un bosco misto di cerro intercalato da salici e pino nero.
Nelle acque del lago c’è una ricca fauna ittica formata da specie come la scardola, la carpa comune, la tinca, il carassio e il carassio aurato, il barbo comune, il cavedano, l’alborella meridionale, il persico reale, la trota di lago.
Quest’ultima costituisce appena lo 0,3% di tutta la fauna ittica presente mentre la specie più abbondante è il persico reale.
Il lago di Barrea è punto di sosta e alimentazione per le specie migratrici come svasso maggiore, tuffetto, germano reale, alzavola, fischione, moriglione, folaga.
Nidificano lungo le rive airone cenerino, germano reale, gallinella d’acqua e qualche coppia di tuffetto.
Altre specie che frequentano le rive del lago: orso, cervo, lupo, il Vespertilio di Daubenton un pipistrello molto raro che usa le rive come sito di alimentazione, il rospo comune e nei saliceti il rarissimo Osmoderma eremita
Documenti
Per approfondimenti sulla Convenzione di Ramsar: