I modelli di maggiore valenza gestionale della cartografia Patom sono stati elaborati sotto forma di file immagine (Tavole), sovrapponendoli a carte topografiche IGM, e sono scaricabili in formato JPEG.
Di seguito l'elenco dei modelli e le relative tavole, con il link diretto dal quale scaricare i corrispondenti file.
Modello | Rappresentazione | Tavole | Link diretto alla tavole |
Numero | Scala | Descrizione |
| Quadro di insieme | 1 | 1:500.000 | Sono riportati in verde i 16 riquadri di dettaglio (dalla A alla P, procedendo da nord a sud, e da est a ovest). Le 3 diverse aree in cui è stata suddivisa l'area di studio sono visualizzate con colori diversi (rosso: area centrale di calibrazione in rosso; giallo: area periferica; blu: area di espansione dell'areale. In retinato nero sono visibili alcune aree protette (parchi nazionali e regionali, riserve naturali statali e regionali) e, in grigio, sono riportati i confini provinciali. | Tavola 1 |
Probabilità di presenza | Valori continui di probabilità di presenza costruiti attraverso ensemble forecastinga dai dati di presenza | 2 | 1:500.000 | Viene rappresentato il modello continuo di probabilità di presenza discretizzato in base ad un valore soglia corrispondente al 10% inferiore della distribuzione dei valori di idoneità ambientale dei 5.987 punti utilizzati per la calibrazione del modello nell'area di calibrazione. Le aree non idonee vengono rappresentate in grigio chiaro, mentre le aree idonee sono rappresentate con valori di verde continui (dal verde chiaro per le aree meno idonee al verde più scuro per le aree più idonee). In retinato nero sono riportate le aree protette, in grigio i confini provinciali, e con colori diversi le 3 aree in cui èstata suddivisa l'area di studio. Lo sfondo della tavola è rappresentato dai fogli IGM in scala 1:250.000. | Tavola 2 |
2 A-P | 1:100.000 | Ulteriori 16 tavole di dettaglio della Tavola 2, nominate con lettere dalla A alla P, utilizzando gli inquadramenti riportati in Tavola 1. Oltre alla scala, l'unica differenza rispetto alla Tavola 2 è l'aggiunta dei confini comunali (arancione) e che la tavoletta sottostante è in scala 1:25.000. | Tavola 2 A Tavola 2 B Tavola 2 C Tavola 2 D Tavola 2 E Tavola 2 F Tavola 2 G Tavola 2 H Tavola 2 I Tavola 2 J Tavola 2 K Tavola 2 L Tavola 2 M Tavola 2 N Tavola 2 O Tavola 2 P |
Rischio di mortalità per cause antropiche | Valoro continui del rischio di mortalità costruiti attraverso ensemble forecastinga a partire da 40 localizzazioni di orsi morti per causa antropica (veicoli, veleno, trappole, arma da fuoco, altri incidenti) dal 1980 al 2014 | 3 | 1:500.000 | Il modello continuo è discretizzato in base ai 4 quartili (0-25%, 25%-50%, 50%-75%, 75%-100%) e le classi corrispondenti sono visualizzate nei toni del rosso. In retinato nero sono riportate le aree protette, in grigio i confini provinciali, e con colori diversi le 3 aree in cui è stata suddivisa l'area di studio. Lo sfondo della tavola è rappresentato dai fogli IGM in scala 1:250.000. | Tavola 3 |
3 A-P | 1:100.000 | Ulteriori 16 tavole di dettaglio della Tavola 3, nominate con lettere dalla A alla P, utilizzando gli inquadramenti riportati in Tavola 1. Oltre alla scala, l'unica differenza rispetto alla Tavola 3 è l'aggiunta dei confini comunali (arancione) e che la tavoletta sottostante è in scala 1:25.000. | Tavola 3 A Tavola 3 B Tavola 3 C Tavola 3 D Tavola 3 E Tavola 3 F Tavola 3 G Tavola 3 H Tavola 3 I Tavola 3 J Tavola 3 K Tavola 3 L Tavola 3 M Tavola 3 N Tavola 3 O Tavola 3 P |
Integrato presenza/rischio di mortalità | Distribuzione, conformazione e localizzazione dei siti rifugio (alta idoneità e basso rischio di mortalità) e delle trappole ecologiche (alta idoneità e e levato rischio di mortalità). Questo modello deriva dalla sovrapposizione del modello delle Aree Idonee con i livelli superiori (75%) del rischio di mortalità | 4 | 1:500.000 | Integra il modello di distribuzione potenziale e il modello del rischio di mortalità per cause antropiche; il primo è ottenuto dal modello continuo binarizzato (Tavola 2) e rifinito con analisi MSPAb risultando nella identificazione delle aree idonee all'interno delle quali la distribuzione dei valori di probabilità è stata discretizzata in 3 classi (0-33%, 33%-66%, 66%-100%); a queste è stato sovrapposto il modello del rischio di mortalità, limitatamente al quartile superiore dei suoi valori, risultando nelle 6 classi rappresentate nel modello. In grigio chiaro vengono rappresentate le aree non idonee. In retinato nero sono riportate le aree protette, in grigio i confini provinciali, e con colori diversi le 3 aree in cui è stata suddivisa l'area di studio. Lo sfondo della tavola è rappresentato dai fogli IGM in scala 1:250.000. | Tavola 4 |
4 A-P | 1:100.000 | Ulteriori 16 tavole di dettaglio della Tavola 4, nominate con lettere dalla A alla P, utilizzando gli inquadramenti riportati in Tavola 1. Oltre alla scala, l'unica differenza rispetto alla Tavola 4 è l'aggiunta dei confini comunali (arancione) e che la tavoletta sottostante è in scala 1:25.000. | Tavola 4 A Tavola 4 B Tavola 4 C Tavola 4 D Tavola 4 E Tavola 4 F Tavola 4 G Tavola 4 H Tavola 4 I Tavola 4 J Tavola 4 K Tavola 4 L Tavola 4 M Tavola 4 N Tavola 4 O Tavola 4 P |
Aree Idonee e Area Critiche di Conservazione | Distribuzione, conformazione e localizzazione delle Aree Idonee | 5 | 1:500.000 | Vengono visualizzate le Aree Idonee alla presenza dell'orso marsicano a scala appenninica e, tra queste, quelle di importanza critica per la sua conservazione (Aree Critiche di Conservazione, ACC). Le aree idonee derivano dalla discretizzazione del modello continuo di probabilità di presenza (binarizzazione al 10° percentile inferiore) e consolidamento con MSPAb, mentre le ACC sono state individuate tramite selezione delle aree idonee con estensione ≥ 70 Km?. In grigio sono rappresentate tutte le aree considerate non idonee per la presenza dell'orso. In retinato nero sono riportate le aree protette, in grigio i confini provinciali, e con colori diversi le 3 aree in cui è stata suddivisa l'area di studio. Lo sfondo della tavola è rappresentato dai fogli IGM in scala 1:250.000. | Tavola 5 |
Distribuzione, conformazione e localizzazione delle Aree Critiche (aree in grado di includere uno o più home range annuali di femmine adulte) |
Distribuzione, conformazione e localizzazione delle Aree Idonee: dettaglio zonale | 5 A-P | 1:100.000 | Ulteriori 16 tavole di dettaglio della Tavola 5, nominate con lettere dalla A alla P, utilizzando gli inquadramenti riportati in Tavola 1. Oltre alla scala, l'unica differenza rispetto alla Tavola 5 è l'aggiunta dei confini comunali (arancione) e che la tavoletta sottostante è in scala 1:25.000. | Tavola 5 A Tavola 5 B Tavola 5 C Tavola 5 D Tavola 5 E Tavola 5 F Tavola 5 G Tavola 5 H Tavola 5 I Tavola 5 J Tavola 5 K Tavola 5 L Tavola 5 M Tavola 5 N Tavola 5 O Tavola 5 P |
Distribuzione, conformazione e localizzazione delle Aree Critiche: dettaglio zonale |
Conduttanza | Valori continui di probabilità relativa di connettività strutturale tra tutte le aree idonee. Costruito attraverso l'analisi di connettività condotte sulla base della probabilità di spostamento e tramite approccio quantitativo della teoria dei circuitie | | | | |
Connettività strutturale c | Distribuzione, configurazione e localizzazione delle zone in cui è presente connettività strutturale per l'orso tra le aree idonee. Derivato dal modello continuo di conduttanza, tramite binarizzazione (60° percentile) e consolidamento con MSPAb | 6 | 1:500.000 | Viene rappresentato il modello di connettività strutturale per l'orso marsicano, a partire dal modello continuo di probabilità di spostamento tra le aree idonee tramite CircuitScape. Il modello risultante è stato quindi binarizzato (60° percentile), sottratto delle aree idonee, e quindi analizzato tramite MSPAb per escludere le aree eccessivamente piccole e frammentate. Nella stessa tavola vengono rappresentate le aree idonee con al loro interno valori di probabilità continui. In retinato nero sono riportate le aree protette, in grigio i confini provinciali, e con colori diversi le 3 aree in cui è stata suddivisa l'area di studio. Lo sfondo della tavola è rappresentato dai fogli IGM in scala 1:250.000. | Tavola 6 |
6 A-P | 1:100.000 | Ulteriori 16 tavole di dettaglio della Tavola 6, nominate con lettere dalla A alla P, utilizzando gli inquadramenti riportati in Tavola 1. Oltre alla scala, l'unica differenza rispetto alla Tavola 6 è l'aggiunta dei confini comunali (arancione) e che la tavoletta sottostante è in scala 1:25.000. | Tavola 6 A Tavola 6 B Tavola 6 C Tavola 6 D Tavola 6 E Tavola 6 F Tavola 6 G Tavola 6 H Tavola 6 I Tavola 6 J Tavola 6 K Tavola 6 L Tavola 6 M Tavola 6 N Tavola 6 O Tavola 6 P |
Connettività strutturale d | Distribuzione, configurazione e localizzazione delle zone in cui è presente connettività strutturale per l'orso tra le aree idonee. | | | Derivato dal modello continuo di conduttanza, tramite binarizzazione (60° percentile) prima del consolidamento con MSPAb | |
Areale attuale | Distribuzione attuale dell'orso bruno marsicano (2005-2014) | 7
| 1:500.000 | Si tratta della tavola raffigurante l'areale dell'orso marsicano prodotto utilizzando procedure geostatistiche applicate ai punti di presenza relativi all'intera scala appenninica nel periodo 2005-2014. | Tavola 7 |
Frammenti idoneità | Frammenti di idoneità scartati in seguito a applicazione di MSPAb a partire dal modello binarizzato di probabilità di presenza | | | | |
a: Biomod2 (Thuiller et al. 2009)
b: Morphologica Spatial Pattern Analysis (MSPA) con il software GUIDOS (Vogt 2016)
c: in seguito ad applicazione della MSPA
d: precedentemente all'applicazione della MSPA
e: Circuitscape (McRae et al. 2008)