La presenza di orsi all’interno dei centri abitati suscita tra le persone sentimenti tra loro contrastanti e le più svariate teorie sul perchè…
La maggior parte delle persone tende a pensare che gli orsi arrivino in paese per mangiare.
Si, indubbiamente ci vanno per mangiare, ma la causa non è la mancanza di cibo in natura.
Altre sono le ragioni!... Andiamo per gradi.
L’orso è un animale onnivoro, il che vuol dire che sebbene è classificato tra i carnivori, in realtà mangia tutto. L’orso bruno marsicano, di fatto, è più erbivoro dei suoi cugini europei.
L’orso, inoltre, è una animale opportunista il che vuol dire che ha una spiccata predisposizione a sfruttare le situazioni: apprende rapidamente e ha una buona memoria quando si tratta di cibo.
Le analisi condotte dall’Università di Roma “La Sapienza”, tra il 2006 e il 2009 su 2.691 escrementi di orso sono servite a rispondere a questi interrogativi: cosa mangia l’orso, e se nel Parco l’orso trova le risorse necessarie.
Da questa ricerca è emerso che nella top ten degli alimenti preferiti dagli orsi la frutta secca, soprattutto la faggiola (il frutto del faggio), risulta al primo posto, in particolare (ma non esclusivamente) durante l’iperfagia (il periodo in cui deve aumentare di peso per superare l’inverno).
Il suo alto contenuto calorico, proteico e di lipidi rende la faggiola un alimento ideale per accumulare grasso necessario durante lo svernamento, per il parto e per l’allattamento.
In anni di produzione bassa o moderata di frutta secca, gli orsi appenninici consumano una quantità maggiore e un numero maggiore di specie di frutti carnosi ricchi di carboidrati digeribili convertibili in grasso in modo efficiente, e forniscono un'importante fonte di energia per l'accumulo di grasso prima dello svernamento.
A fine estate, compresi gli anni di anticipata disponibilità di faggiola, particolare importanza nella dieta è assunta dal ramno, tanto da essere consumato in grandi quantità per circa 7 settimane l’anno.
Gli orsi appenninici consumano anche insetti (soprattutto formiche), in particolare nella prima estate.
Le formiche contengono fino al 50% di proteine e sono fonte di aminoacidi essenziali.
Nella dieta dell’orso non mancano i mammiferi, tra cui ungulati selvatici in primavera e all'inizio dell'estate (soprattutto piccoli cervidi e cinghiali) e il bestiame a inizio e fine estate.
Tali alimenti, ricchi in lipidi e proteine sono importanti per gli orsi per costruire massa magra e per migliorare la crescita strutturale nei cuccioli e nei subadulti. Infine l’erba.
Gli orsi appenninici consumano grandi quantità di erbe.
La vegetazione erbacea è una fonte importante di proteine e energia per gli orsi nelle settimane successive alla fuoriuscita della tana quando, appena germogliate, le piante sono ricche di sostanze nutritive solubili.
Gli orsi consumano le piante erbacee anche in tarda estate e in autunno (ma a tassi molto più bassi), soprattutto in anni di inferiore produttività della faggiola forse per garantirsi l'accesso a cibi ricchi di proteine quando la dieta comprende principalmente frutta.
Gli orsi appenninici consumano una diversità di cibi di alta qualità, e non è stata riscontrata alcuna prova di stress nutrizionale o di marcata dipendenza da alimenti di origine antropica.
Il territorio del Parco offre agli orsi una quantità e una varietà di cibi essenziali in tutta l’area di studio ed in mancanza di una, l’orso può facilmente sopperire con un’altra.
Questo vuol dire che le risorse sono abbondanti, non sono concentrate e sono facilmente accessibili.
Del resto durante tutte le catture effettuate non sono mai stati trovati orsi denutriti.
Ma se tutto ciò è vero, perché allora alcuni orsi vanno in paese?
Seguiteci, perché ne parleremo la prossima settimana.
#appuntamentorsi 1
Per approfondimenti, di seguito, il link dell’articolo scientifico:
http://www.parcoabruzzo.it/…/progetti/PNALMprogetti144-1.pdf
Pubblicato su Facebook l'11 agosto 2017