I danni da Orso marsicano e più in generale da fauna alla zootecnia e all'agricoltura, per il Parco sono normati dalla legge quadro sulle aree protette (394/91) art. 15, commi 3 e 4 e dal Regolamento per l'indennizzo, la cui versione attualmente vigente
Nel Regolamento, viene stabilito che per una maggiore tutela delle specie protette e per la riduzione dei conflitti con le attività agricole e zootecniche, l'Ente Parco provvede a farsi carico dell'indennizzo dei danni da Orso e da Lupo, anche nei Comuni della ZPE (Zona di Protezione Esterna/Area Contigua).
La denuncia del danno viene rimessa all'Ente Parco anche per via telefonica e l'Ente il più rapidamente possibile dispone il sopralluogo di accertamento.
Viene redatto un verbale, si procede quindi alle necessarie verifiche e alla liquidazione dell'indennizzo.
In estrema sintesi nel Parco e ZPE in base all'ultimo aggiornamento, esercitano 1.157 attività zootecniche; 330 delle quali sono piccole attività con allevamenti per autoconsumo di animali da cortile particolarmente colpiti dagli orsi confidenti; 51 sono aziende apistiche; 872 sono allevamenti di bovini, equini, ovicaprini e suini.
Delle aziende totali 1.094 sono stanziali e 63 transumanti per complessive 17.883 UBA (Unità Bovina Adulta).
Relativamente agli indennizzi dei danni da Orso è stato preso in considerazione l'ultimo decennio (2006-2015).
Complessivamente l'Ente ha liquidato per danni alla zootecnia 2.488.880,00 euro, dei quali 672.894,20 per danni da Orso bruno marsicano, pari a circa il 27 % del totale con una media annua di indennizzi per danni da Orso di 67.289 euro.
Nel medesimo decennio per danni da Orso bruno marsicano sono stati effettuati 1.458 sopralluoghi di accertamento (media annua 146) dei quali 1.426 hanno avuto parere favorevole e liquidati e 32 sono stati ritenuti non favorevoli all'indennizzo.
Dei sopralluoghi per i quali è stato espresso parere non favorevole, in 18 di essi non è stato possibile accertare la predazione, mentre per 14 di essi, pur avendo rilevato un attacco da Orso bruno marsicano, non è stato possibile liquidarli, in quanto la località ricadeva al di fuori della ZPE e pertanto fuori dalle competenze dell'Ente.
Nel grafico 1 è riportata la distribuzione in euro dei danni da Orso bruno marsicano nelle principali attività zootecniche danneggiate.
La ripartizione dei 1.426 sopralluoghi effettuati per danni da Orso bruno marsicano tra le varie specie domestiche, hanno riguardato come era prevedibile gli ovini perché è la specie zootecnica più rappresentata nel territorio.
Va comunque evidenziato che nel decennio a cui ci si riferisce, sono stati registrati 191 sopralluoghi (18%) per attacchi ad animali da cortile, effettuati nella stragrande maggioranza dei casi da Orsi confidenti.
Tali predazioni si sono spesso verificate ai margini di centri abitati.
Sebbene siano una piccola percentuale, contribuiscono ad innalzare il livello del conflitto.
Il numero di capi indennizzati dal 2006 al 2015 riguarda in maniera predominante gli animali da cortile con una media di 61 animali deceduti per ogni evento di predazione a differenza degli ovi-caprini dove la media risulta essere di 1 capo.
Per gli ovi-caprini i sopralluoghi riguardanti situazioni di over killing (predazioni superiori a 10 capi/evento di predazione) è dell'1,1% (n=6 su 548 sopralluoghi effettuati).
L'entità dell'indennizzo per i danni arrecati dall'orso alle attività agricole all'interno del territorio del PNALM e della Zona di Protezione Esterna (Tab. 1), pur se molto altalenante, mostra un trend in crescita negli ultimi anni. (Grafico 5)
Esso è comunque minimo (media di 4.500,00 Euro circa), specie se rapportato al territorio (circa 130.000 ha) e ai danni causati dagli ungulati (media di 65.000,00 Euro circa nel medesimo periodo).
Tra le colture maggiormente "appetite" figurano frutta (ciliegie, fichi) e prodotti orticoli vari.
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