Comuni Abruzzesi
Gioia dei Marsi e Lecce nei Marsi
Questi due comuni si distinguono nell'ambito del Parco per la presenza nei loro territori di segni straordinariamente numerosi dell'antica civiltà dei Marsi, difficilmente percepibili però dal comune osservatore, che resta colpito piuttosto dalla uniformità del modello insediativo e dell'architettura residenziale, di stampo moderno, conseguente alle distruzioni del terremoto del 1915. Nei dintorni dei centri abitati si possono ritrovare i resti degli antichi insediamenti abbandonati dopo il sisma, spesso in località oggi isolate e di grande suggestione.
I comuni abruzzesi delle valli minori
Si tratta dei comuni di Villavallelonga nel bacino del Fossato di Rosa, di Ortona dei Marsi e di Bisegna nella Valle del Giovenco e di Scanno in quella del Tasso; questi borghi sono caratterizzati dall'insediamento accentrato in nuclei compatti situati su alture, in posizioni strategiche per l'accesso alle risorse della montagna e del fondovalle. La loro posizione ed il modello insediativo hanno permesso la conservazione dei caratteri tipici dei centri storici medievali, con vie strette e toruose e case che si sviluppano in altezza.
I comuni dell'alto bacino del Sangro
Mentre i borghi di Pescasseroli e Barrea sono situati in modo da poter controllare le due estremità della valle, nella zona intermedia Opi, su uno sperone roccioso, e Civitella Alfedena, su un esteso terrazzo, dominano da luoghi idonei alla difesa la valle sottostante. Meno appariscente è la posizione di Villetta Barrea, pur giustificabile dal controllo dell'asse vallivo del torrente Profulo, quasi perfettamente allineato con quello del Tasso-Sagittario. Tuttavia la motivazione difensiva non è forse all'origine di questi abitanti e appare condivisibile l'opinione di chi pone alla base "ragioni di carattere puramente pratico ed economico; infatti le aree che si prestano alla coltivazione sono sul fondovalle che solo in brevi tratti è ampio; non si poteva occupare questa parte preziosa di terreno con abitazioni che invece, poste ad una certa altezza rispetto alla valle, potevano egualmente dar modo agli abitanti di sorvegliare le coltivazioni poste in basso. Del resto è evidente che la posizione corrispondente effettivamente alle esigenze della vita di questi centri, perché attraverso i secoli non sono sorte delle loro filiazioni verso valle, cioè non si sono avuti degli sdoppiamenti di abitato; l'unico esempio di spostamento è quello di Pescasseroli, i cui abitanti molto per tempo, forse fra il XIV sec.; abbandonarono l'abitato primitivo, posto intorno al castello, e si trasferirono nel borgo del Peschio, posto più a valle (Bevilacqua 1952, 64). Non contraddicono queste valutazioni le fortificazioni medievali presenti in questo ambito territoriale nel senso che esse rappresentano l'adeguamento a particolari contingenze storiche preesistenti. Circa la sezione valliva che si estende nella conca di Castel di Sangro, ormai fuori dall'area Parco, la posizione di sperone, in alto sulle acque del fiume, propria di Opi, è replicata da Scontrone, mentre l'Alfedena odierna è un centro di fondovalle sul Rio Torto, nelle adiacenze della confluenza di questo torrente nel Sangro.
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Il paesino più piccolo della vallata
La capitale storica del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise