Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è l'unico Parco italiano ad avere una Zona di protezione esterna. E' costituita dai territori limitrofi, per un'estensione di oltre 80 mila ettari, nei quali vige una diversa regolamentazione della caccia. La legge istitutiva, infatti, aveva previsto la possibilità che gli organi di amministrazione dell'Ente avessero la "facoltà di estendere ai territori limitrofi del Parco particolari divieti di caccia".
Questa previsione normativa sarà ripresa dall'art. 32 della legge 394/1991, che disciplina l'istituzione delle aree contigue da parte delle Regioni. L'area contigua nel suo complesso non è mai stata istituita, con l'eccezione del versante molisano, e nel Parco continuano a trovare applicazione le regole determinatesi, anche per via giurisprudenziale, come Zona di Protezione Esterna.
A partire dagli anni 70, con vari provvedimenti (Avviso Ordinanza 1° agosto 1970, Avviso Ordinanza 1° agosto 1971, Avviso Ordinanza 1° gennaio 1974, Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.73 del 28/11/1977, Avviso Ordinanza maggio 1993, Decisione del Presidente n.5/2004 del 18/9/2004, Deliberazione del Commissario Straordinario n.1/2012 del 24/7/2012) è stata istituita, e adeguata ai vari ampliamenti, una Zona di Protezione Esterna al Parco stesso, che interessa i territori dei comuni di:
Alfedena, Alvito, Anversa degli Abruzzi, Balsorano, Barrea, Campoli Appennino, Castel di Sangro, Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Civita d'Antino, Civitella Alfedena, Cocullo, Collelongo, Colli a Volturno, Filignano, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Montenero Val Cocchiara, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Pescosolido, Picinisco, Pizzone, Roccaraso, Rocchetta a Volturno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val Comino, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scapoli, Scontrone, Settefrati, Trasacco, Vallerotonda, Villalago, Villavallelonga, Villetta Barrea.
La regolamentazione della ZPE è finalizzata essenzialmente a ridurre l'impatto dell'attività venatoria sulla fauna protetta e in particolare sull'orso bruno marsicano.
Le regole sono state definite con i protocolli d'intesa sottoscritti con le province di Frosinone e dell'Aquila e con la Regione Molise per l'istituzione dell'area contigua. Annualmente i calendari venatori delle 3 Regioni interessate stabiliscono norme di dettaglio per la ZPE, anche in applicazione del PATOM (Piano d'azione per la tutela dell'orso marsicano).
Il 1 dicembre 2016 è stata sottoscritta l'intesa con la Regione Abruzzo che individua il perimetro dell'area contigua, sulla base dell'ultima proposta deliberata dal Consiglio direttivo in data 23.01.2016.
Visualizza Cartografia