Geologia
Le caratteristiche Geologiche del Parco
Le montagne del Parco si sono formate tra 170 e 30 milioni di anni fa, vale a dire nel periodo tra il Mesozoico ed il Terziario antico. Un tempo, le attuali dorsali della Marsica, della Meta-Mainarde del Genzana-Greco erano occupate dal mare: il calcare si è infatti originato da depositi marini tipici delle zone lagunari e di scogliera ed in particolare da alghe, coralli, molluschi bivalvi e gasteropodi. La caratteristica geologica principale del Parco risiede nel fatto che sono presenti vari tipi di sedimentazione: anzitutto una zona di piattaforma, originata da un mare povero di ossigeno, poco profondo e melmoso ed abitato in prevalenza da alghe, calcaree e da animali specializzati a vivere in ambienti fangosi e poco ossigenati; ad oriente una zona di soglia, dove era presente un mare aperto e profondo il cui moto ondoso delle acque arricchiva il mare d'ossigeno, permettendo la vita a molti animali specializzati, i cui resti costituiscono interessanti strati di fossili; infine una zona di transizione, una vera e propria scarpata, che univa la piattaforma al fondale marino. Lungo questa zona si possono osservare i detriti dei fossili della scarpata insieme ai depositi delle zone più profonde. Se volete fare un viaggio virtuale lungo duecento milioni di anni potete trovare la vostra astronave-sommergibile che vi permetterà di volare ed immergerti, passeggiando tranquillamente lungo i sentieri del Parco. I fondali di antichi mari sono oggi dorsali e valli accattivanti che in un susseguirsi di quinte parallele scoprono angoli e ambienti meravigliosi. La varietà di paesaggi passati e di forme attuali (ghiacciai, grotte, doline, forre) vi mostrerà le pagine di un libro geologico che narra la storia in continua evoluzione delle montagne del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Schema Geologico dell'area del Parco
(foto di: Archivio PNALM)
(foto di: Archivio PNALM)