Rana agile
Rana dalmatina (Fitzinger in Bonaparte, 1838)
Classe: Anfibi (Amphibia)
Ordine: Anuri (Anura)
Famiglia: Ranidi (Ranidae)
Riconoscimento: Questa rana rossa si distingue abbastanza facilmente dalla rana appenninica per la gola che non è picchiettata di nero con una linea impuntata mediana, e per l’inguine posteriore di colore giallo tenue anziché bianco. Rispetto alle rane verdi si distingue per la colorazione bruno-rossastra e la presenza di una macchia facciale nera timpanica. Le lunghe zampe posteriori, caratterizzate da una bandatura brunastra abbastanza chiara, e le dita affusolate la distinguono anche dagli altri anuri. I girini sono bruno chiari e possono essere riconosciuti da quelli di altre specie anche grazie al fatto che hanno fenologia più precoce e generalmente sono già in sviluppo avanzato quando le altre specie cominciano a riprodursi. Lunga circa 7 cm (raramente raggiunge i 9 cm).
Biologia ed ecologia: Entrambe le specie di rane rosse presenti nel PNALM sono soprattutto a vita terrestre, ed in particolare la rana agile, tranne nel periodo riproduttivo vive in ambienti forestali, soprattutto boschi igrofili, e comunque non decisamente termofili. Può essere presente anche nei pascoli igrofili di derivazione dai suddetti ambienti o nelle relative zone ecotonali, o di rado anche in zone agricole. Durante il ristretto periodo riproduttivo, perlopiù invernale (gennaio-febbraio) a basse quote o primaverile precoce (marzo-aprile) a quote maggiori, lascia gli ambienti forestali e prativi per recarsi nei siti di riproduzione che sono costituiti di norma da stagni in boschi o prati allagati. Le uova sono deposte in grandi masse tondeggianti che galleggiano sotto la superficie dell’acqua. Lo sviluppo si completa in tarda primavera e i neometamorfosati escono dall’acqua per iniziare la vita terrestre. Gli adulti si nutrono fuori dall’acqua di invertebrati (artropodi e molluschi), mentre i girini sono fitofagi. È una riproduttrice esplosiva, dal momento che le deposizioni si concentrano in un breve intervallo di tempo. Depone 600-1200 uova e le ovature restano riconoscibili in acqua per circa un mese. I girini misurano all'incirca 6 cm e terminano la metamorfosi a giugno/luglio. Quando è in cerca di cibo può percorrere notevoli distanze sulla terraferma.
Fattori di minaccia: La rana agile è protetta dalla Convenzione di Berna (Allegato II) e della Direttiva Habitat (Allegato IV), oltre che da Leggi regionali. La distruzione di ambienti umidi planiziali, soprattutto nelle zone di Area Contigua molisane ed abruzzesi settentrionali, è da scongiurare per la conservazione di popolazioni stabili della specie.
Curiosità: Una particolarità comportamentale di questa specie può essere osservata nei primi stadi di sviluppo, e riguarda la capacità dei girini di modificare le proprie attitudini se ci sono predatori nei paraggi. I girini mostrano infatti una plasticità comportamentale per la quale divengono meno attivi, e in un certo senso più cauti, se crescono in uno stagno in cui sono presenti predatori. Una delle più grandi minacce per questi animali è rappresentata dalle larve di odonati (libellule e damigelle), dei predatori da agguato molto voraci ed efficienti. Sembra che nei primi stadi di sviluppo, i girini siano in grado di percepire delle sostanze chimiche rilasciate da tali predatori nell’acqua e che modifichino di conseguenza i loro pattern comportamentali, tentando di esporsi il meno possibile al rischio di predazione. Tali variazioni comportamentali sono accompagnate anche da modifiche sul piano morfologico, con i girini che tendono a divenire più grandi e a sviluppare code più robuste. Questo meccanismo di difesa, efficace contro le larve degli odonati, non viene però messo in pratica nei confronti del gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) che, pur costituendo una minaccia, non viene riconosciuto come tale. Quest’ultima è infatti una specie invasiva, introdotta in Europa dal continente americano, e dunque la rana agile non ha potuto sviluppare meccanismi di difesa simili a quelli che invece si sono evoluti nel tempo per far fronte ai predatori autoctoni.
Nel Parco:
La rana agile è una delle quattro specie di rane rosse, assai simili tra loro, autoctone dell'Europa centrale. L'areale di distribuzione della Rana agile si estende dalla Spagna nordorientale, attraverso la Francia, l'Europa meridionale, centrale e in parte anche settentrionale, fino alla Turchia nordoccidentale e all'Ucraina. A nord della catena alpina la sua distribuzione non è continua, bensì a colonie isolate, che arrivano peraltro a raggiungere la punta settentrionale dell'isola svedese di Öland, nel Mar Baltico. In Italia si trova fino a 1300 metri d'altezza al centro-sud (nel PNALM è segnalata anche a 1427 in località Campitelli nel comune di Alfedena), mentre al nord è diffusa fino a 600 metri di altitudine. È più comune nell’Italia settentrionale e più localizzata nelle aree di pianura e vallive in quella centro-meridionale. La rana agile era segnalata storicamente in nove siti, situati perlopiù nella valle del Fiume Sangro, dei quali nessuno è stato confermato nel corso dei due anni di monitoraggio. Tuttavia, sono stati identificati nove nuovi siti di presenza, tutti al confine tra l’Abruzzo ed il Molise, e nessuno nel Lazio, distribuiti tra i 577 e i 1427 m s.l.m. La rana agile predilige corpi idrici ad acque relativamente ferme, di medie dimensioni e soprattutto non troppo profondi, perlopiù in ambiti di boschi igrofili di fondovalle, e nel PNALM è stata segnalata in ruscelli, pozze temporanee e stagni nei pressi di pascoli e boschi. Tra le specie di anfibi rinvenute all’interno del PNALM risulta quella meno segnalata. Sebbene nessuno dei siti storici sia stato confermato, la presenza della specie nella valle del Fiume Sangro, tra Pescasseroli e Barrea è piuttosto probabile, data l’alta idoneità ambientale della zona.
Rana agile - Maschio adulto
(foto di: Matteo Di Nicola)
Rana agile - Accoppiamento
(foto di: Matteo Di Nicola)
Uova di Rana agile
(foto di: Matteo Di Nicola)
Larva di Rana agile
(foto di: Matteo Di Nicola)
Rana agile - Distribuzione e Presenza nel Parco
(foto di: Bologna et al.)