Rana appenninica
Rana italica
Classe: Anfibi (Amphibia)
Ordine: Anuri (Anura)
Famiglia: Ranidi (Ranidae)
Dimensioni: rana di piccole dimensioni, in media 5-7 cm. Colorazione in genere rossastra, può variare da beige chiaro, marrone giallastro o verdastro. Gola di colore scuro con al centro una linea irregolare chiara, ai lati del muso dietro gli occhi ci sono due striature scure.
Vita: è una specie molto legata all’acqua. Si riproduce tipicamente in corsi d'acqua a carattere torrentizio, che scorrono all’interno di aree boschive, ma può riprodursi anche in fontanili e abbeveratoi; è presente solo sporadicamente in acque stagnanti. La durata della vita è di circa 8 - 10 anni.
Habitat: vive prevalentemente in acque a rapido scorrimento, quali ruscelli e torrenti e talvolta in fontanili, perlopiù in ambienti boschivi mesofili.
Cosa mangia: è un predatore opportunista, si nutre principalmente di invertebrati terrestri, nella dieta rientrano anche invertebrati acquatici e talvolta le larve di altri anfibi. Le larve si cibano di materia vegetale, detrito organico, protozoi e microcrostacei.
Riproduzione: il periodo di riproduzione è compreso tra febbraio e maggio. L'accoppiamento avviene in acqua, il maschio feconda le uova man mano che la femmina le depone (fecondazione esterna). La femmina produce alcune centinaia di piccole uova, raccolte in gruppi gelatinosi (ovature) che attacca sul fondo del torrente.
Piccoli: la schiusa avviene dopo circa un mese. I girini sono di colore bruno grigiastro, talora anche molto scuro, con fitta punteggiatura e parti inferiori chiare. La metamorfosi avviene dopo 2-3 mesi. La maturità sessuale è raggiunta dopo 2-3 anni di vita.
Note: la specie, nelle categorie IUCN, viene valutata a Minor Preoccupazione (LC). Elencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE).
Nel Parco: la specie appare distribuita da 413 a 1758 m s.l.m. Dopo il Rospo comune, è l’anfibio più avvistato all’interno del PNALM. La distribuzione dei siti è concentrata nella porzione meridionale del Parco e denota una buona consistenza delle popolazioni.
Data di compilazione scheda: ottobre 2018

Rana appenninica
(foto di: A. Iannarelli)