Arvicola delle nevi
Chionomys nivalis
Classe: Mammiferi (Mammalia)
Ordine: Roditori (Rodentia)
Famiglia: Muridi (Muridae)
Dimensioni:
Il corpo ha una lunghezza compresa tra gli 11 e i 14 cm e la coda, piuttosto lunga, misura circa la metà del corpo; il peso può raggiungere anche i 60 g. Il muso è dotato di baffi prominenti. Il pelo è di un caratteristico color grigio-scuro sulle parti superiori del corpo, più biancastro nella zona inferiore.
Vita: non è difficile, soprattutto d’inverno, osservarla vicino ai rifugi di montagna frequentati dagli escursionisti, dove approfitta della presenza antropica per procurarsi qualche risorsa trofica in più. In cattività può arrivare fino a 4 anni.
Habitat:
è l’arvicola più legata agli ecosistemi montani, vive infatti in aree di pascolo e cespuglieti, al di sopra del limite dei boschi, fino a quote elevate oltre i 2.500 m slm. Sceglie spesso pietraie e accumuli di massi per costruire la tana. Scava complessi sistemi di gallerie, piuttosto superficiali, con diverse camere utilizzate per immagazzinare il cibo; la camera scelta come nido, viene rivestita di paglia ed erba.
Cosa mangia:
l’arvicola delle nevi si ciba principamente di gemme, erbe, semi, frutti, radici…
Riproduzione:
la stagione riproduttiva va in genere da maggio ad agosto e si possono avere anche 2 cucciolate. La gestazione dura circa 21 giorni e vengono partoriti dai 2 ai 4 cuccioli durante la stagione estiva.
Piccoli: i cuccioli restano con la madre per circa 3 settimane e tra la quarta e la quinta settimana di vita raggiungono la maturità sessuale.
Curiosità: è molto attiva anche di giorno, al contrario di altri micromammiferi che hanno abitudini più spiccatamente notturne, per questo viene poco predata dai rapaci è, infatti, una delle poche specie di micromammiferi che non si può rilevare attraverso lo studio delle borre di questi rapaci.
Note: l'arvicola delle nevi durante l’ultima glaciazione era diffusa in tutta Europa; oggi è presente, in Appennino, con popolazioni disgiunte sui principali rilievi. La specie viene considerata Quasi Minacciata (NT), soprattutto a causa della frammentazione delle popolazioni, in particolare lungo la catena appenninica.
Data di compilazione scheda: novembre 2018
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