Tritone italiano
Lissotriton italicus (Peracca, 1898)
Classe: Anfibi (Amphibia)
Ordine: Caudati (Caudata)
Famiglia: Salamandridi (Salamandridae)
Riconoscimento: L. italicus è facilmente riconoscibile dal tritone crestato (T. carnifex) per le dimensioni decisamente minori, la colorazione giallo-bruno chiara e la mancanza di una cresta dorsale, mentre è molto più difficile da riconoscere da L. vulgaris e se ne differenzia solo per la presenza di una macchia nera nella porzione posteriore alla bocca. Il riconoscimento nel PNALM si rende ancora più difficile proprio perché, nelle zone meridionali molisane ed abruzzesi del PNALM, sono presenti individui di L. vulgaris a colorazione più scura e contrastata, molto simili a L. italicus. Nel periodo riproduttivo, in tardo autunno, subiscono piccole variazioni nella morfologia: ai maschi compare una piccola cresta solo sulla coda, mentre alla femmina cambia leggermente la pigmentazione.
Biologia ed ecologia: Anche questo tritone, come l’affine tritone punteggiato, ha valenza ecologica molto ampia, potendo colonizzare praticamente ogni tipo di ambiente acquatico naturale ed artificiale. Vive, infatti, in stagni; pozze di piccole dimensioni (anche temporanee); piccoli ruscelli con scarsa portata; abbeveratoi-fontanili e strutture artificiali di varia tipologia per la raccolta dell’acqua. Ha una distribuzione altitudinale molto ampia, che va dal livello del mare fino a oltre 1700 m negli Appennini meridionali. Può vivere fuori dall’acqua nei periodi al di fuori della riproduzione e quando la disponibilità idrica è ridotta. La riproduzione è molto simile a quella del tritone punteggiato, anche se la danza nuziale differisce per alcune sequenze comportamentali. Le larve sono difficili da riconoscere rispetto a quelle di L. vulgaris e lo sviluppo ha modalità e tempi simili. Anche da un punto di vista della nutrizione delle larve e degli adulti le due specie sono assai simili. Esistono nell’Italia centrale popolazioni delle due specie di Lissotriton che vivono in sintopia senza apparente differenziamento della loro nicchia ecologica.
Fattori di minaccia: Il tritone italiano è incluso nella Direttiva Habitat (Appendice IV) e nell’Allegato II della Convenzione di Berna. Nelle tre regioni del Parco è protetto da leggi regionali. Nel suo areale è relativamente comune, meno nei settori marginali settentrionali degli Appennini abruzzesi e laziali. Come tutti gli urodeli è comunque in riduzione a causa della distruzione o trasformazione degli habitat umidi. La capacità di questa specie di colonizzare anche zone umide davvero piccole, fa sì che spesso le popolazioni siano numericamente molto ridotte. Le minacce maggiori per questa specie sono legate alla riduzione e all’ infossamento dei piccoli ambienti umidi, e come per gli altri tritoni, all’immissione di pesci negli ambienti umidi artificiali, nonché alla pulizia in periodo riproduttivo dei fontanili-abbeveratoi.
Curiosità: È il nano del gruppo!
Nel Parco: Il Tritone italiano è una specie esclusiva dell’Italia centro-meridionale, con un areale che, nella nostra penisola, si sovrappone sostanzialmente a quello della specie congenere L. vulgaris: è pertanto diffusa nel versante adriatico delle Marche e Abruzzo; in quello tirrenico del Lazio meridionale ed in tutt’Italia meridionale. La presenza nel PNALM è da confermare poiché la specie, segnalata in precedenza (Bruno 1973) in alcune località meridionali del Parco (Montagna spaccata; dintorni di Alfedena; sorgenti del Volturno), ed a noi nota nella zona della Zittola, esternamente al Parco, non è stata recentemente rinvenuta in nessuna stazione del Parco in due anni di indagini erpetologiche molto intense. Nelle stesse aree è stato invece rinvenuto solo L. vulgaris, anche con individui a colorazione scura simile a quella del tritone italiano. Si potrebbe pertanto pensare o a errate segnalazioni o ad una recente espansione del tritone punteggiato a scapito di quello italiano, anche se la coesistenza delle due specie in piccole zone dell’Abruzzo, Lazio e Molise è ben dimostrata. In ogni caso, L. italicus è distribuito con certezza in zone limitrofe al Parco, nella bassa valle del Sangro, nella provincia di Isernia e nel Cassinate.
Tritone italiano: maschio adulto
(foto di: Matteo Di Nicola)
Tritone italiano: femmina adulta
(foto di: Matteo Di Nicola)
Tritone italiano: adulto con livrea ventrale
(foto di: Matteo Di Nicola)
Tritone italiano: Subadulto
(foto di: Matteo Di Nicola)
Tritone italiano: Distribuzione e Presenza nel Parco
(foto di: Marco Bologna et al.)