Finanziato dalla Regione Abruzzo il Piano di Gestione delle Aree Sic
La Regione Abruzzo ha approvato la proposta progettuale del Parco per la realizzazione del Piano di Gestione delle aree SIC (Siti di intesse comunitari) e ZPS (Zone di protezione speciale) riconosciuti dalla "Rete Natura 2000" della Comunità Europea, mettendo a disposizione un finanziamento di 200mila euro.
Tra le specie sottoposte ad indagine ci sono i due grandi predatori del Parco, l'orso e il lupo che entrano spesso in conflitto con le attività zootecniche. Anche il camoscio, altro animale simbolo del Parco, sarà oggetto di attenzione considerato che, dall'inizio del secolo, la popolazione dell'ungulato sembra soffrire di un ridotto tasso riproduttivo.
Saranno poi monitorati: la lontra, che sta ricolonizzando le rive del fiume Sangro, il gatto selvatico, due pregiati coleotteri la Rosalia Alpina e l'Osmoderma eremita. Analisi approfondite infine riguarderanno gli anfibi e i rettili e l'avifauna dell'area protetta.
In campo botanico lo studio consentirà di aggiornare le conoscenze floristiche del sito e di redigere delle carte di distribuzione di alcune delle specie floristiche più significative perché rare o endemiche, mentre dal punto di vista forestale verrà completata la cartografia forestale del SIC per la parte che è fuori dai confini del Parco e non è coperta dagli studi forestali del Piano del Parco. Uno studio ad hoc riguarderà la produttività dei pascoli con l'elaborazione anche in questo caso, di una carta della produttività che consentirà nel tempo di produrre un Piano di gestione dei pascoli.